Giro delle TERRE dei PELIGNI

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Special Tour
67035 Pratola Peligna AQ, Italia Cicloturismo Tour Guide: LA PORTA DEI PARCHI

Si parte da Pratola Peligna (342 m s.l.m.), importante centro agricolo e commerciale della Conca Peligna, nella piazza principale dominata dalla Chiesa della Madonna della Libera al cui interno si trova l’affresco ritenuto miracoloso della Madonna omonima, con direzione Prezza. Si percorre all’incirca un paio di km e alla rotonda si prende a destra la SP 10, che presenta un traffico automobilistico davvero modesto, che porta a Prezza, le cui case sono abbarbicate e inerpicate su una propaggine del Sirente. Dopo l’impegnativa salita (2 km) si arriva al paese (480 m s.l.m.), che rappresenta una bella terrazza sulla Valle Peligna e, oltrepassatolo, si imbocca la strada per Colle San Cosimo. Al bivio al piano ci si tuffa sulla strada che corre in mezzo ai campi coltivati, cercando di pedalare al centro per evitare qualche auto o ape che i contadini, intenti ai lavori agricoli, parcheggiano sul ciglio della strada occupandone parte della carreggiata e si arriva a Raiano (390 m s.l.m.). Superato il paese nel centro storico, si pedala in leggera discesa sull’antica e gloriosa Tiburtina Valeria, oggi SS 5. Gli occhi divorano un pae- saggio incantevole. I resti di un passato importante sono numerosi e visibili. Proprio di fronte a noi abbiamo la possibilità per un bel tratto di ammi- rarne alcuni. La rotonda di Corfinio si percorre tutta per immettersi poi a destra sulla strada che scende all’Aterno. Dopo il ponte sul fiume, la strada sale in maniera decisa verso Vittorito. Pedalando si possono godere i verdi filari delle vigne, allineati come soldati in parata, che produ- cono vini, quali il Cerasuolo e il Montepulciano d’Abruzzo, che da queste parti raggiungono l’eccel- lenza. Raggiunto il paese (377 m s.l.m.), si imbocca a sinistra la bel- lissima strada, dalla quale si può ammirare guardando a sinistra verso il basso, a cavallo del fiume Aterno, il Santuario di San Venanzio, meta di secolare devozione e pellegrinaggi di fedeli provenienti soprattutto dalle vicine province, che conduce a Raiano. Da qui si ritorna a Corfinio e poi, sulla strada sulla quale insistono non poche attività: specialmente artigianali, a Pratola Peligna. Mentre si pedala sulla strada che porta a Pratola, se si guarda verso est, si vede: bellissimo, arroccato sulle pendici del Morrone, Roccacasale dominato dal suo castello.


LUNGHEZZA ITINERARIO

GRADO DI DIFFICOLTA’
Basso

ALTEZZA
  • min. 251 m s.l.m.
  • max 569 m s.l.m.

Dove pernottare

Per tutti coloro che vogliono vivere l’Abruzzo e conoscerne tutte le sue meravigliose peculiarità, possono soggiornare presso LA PORTA DEI PARCHI, gustando i prodotti del Bioagriturismo

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  • Bioagriturismo a metro 0
  • Formaggi, Salumi e prodotti BIO

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PRATOLA PELIGNA

Il comune di Pratola Peligna è situato in provincia dell’Aquila, sorge nel cuore della valle Peligna. L’economia di questo paese è soprattutto agricola e si coltivano prodotti locali, famoso in particolar modo per la produzione di vini e ricco di acque. Il paese vanta origini antichissime: nel suo territorio sono state rinvenute tracce di animali preistorici tra le quali quelle di un mammut. Nel medioevo il paese era conosciuto come “Terra Pratulorum” e fu infeudato dalla famiglia Cantelmo. Ebbe un passato molto turbolento investito da una serie di fermenti e lotte popolari. Pratola Peligna rappresenta la meta ideale per coloro che vogliono concedersi un pò di svago e di relax lontani dal caos cittadino, il suo territorio è immerso negli scenari incantevoli e incontaminati del Parco Nazionale d’Abruzzo, si possono fare escursioni e visite nelle vicine gole di Popoli o nelle grotte di Stiffi. Per gli amanti della buona cucina il paese offre la possibilità di degustare la vasta gamma di produzioni locali presenti sul territorio, ricco di ristorantini e locali tipici è molto facile trovare i piatti della tradizionale cucina contadina come “i fagioli di Pratola” oppure altre primizie come “le sagne ricce con la ricotta” e le pizzelle ripiene con i ceci.

Comune Via Circ.ne Occidentale n. 10, 67035 Pratola Peligna (AQ) – tel. +39 0864 274141

PREZZA

Prezza, arroccato sulle pendici del monte omonimo, è considerato il “terrazzo della Concapeligna”, Situato a 580 mt. sul livello del mare, ha una popolazione di 1111 abitanti. L’economia del paese è essenzialmente agricola, con prevalenza delle colture dei vigneti, dei rinomatissimi carciofi e degli oliveti, oltre all’aglio rosso e alle pesche della zona di Campo di Fano. Prezza ha origini antichissime, come testimoniato da tracce di età preromana e romana presenti sul suo territorio. Nel medioevo il paese subì diverse dominazioni, che ne hanno determinato la collocazione e l’aspetto urbanistico attuale, come testimonia la struttura del suo centro abitato. Tra i personaggi ed i casati che ebbero interessi a Prezza vanno ricordati Carlo d’ Angiò, gli Aquilani, i Cantelmo di Popoli ed i Tomassetti di Pescina. Divenne comune autonomo all’inizio dell’800 quando contava oltre 1600

Comune Via Giovannucci Nazareno, 67030, Prezza (AQ) | www.comune.prezza.aq.it

RAIANO

Raiano (390 m. slm.) è un piccolo centro di circa 3.000 abitanti famoso per la produzione di ciliegie. E’ situato sul lato occidentale della Valle Peligna, nel punto in cui l’antico tratturo Celano-Foggia piega verso Sulmona. Il tessuto urbano conserva alcuni interessanti monumenti come la chiesa parrocchiale di S. Maria Maggiore, l’antica torre medievale e numerosi ed eleganti palazzi gentilizi. Ciò che più colpisce del centro storico di Raiano sono gli straordinari portali in pietra, con decorazioni ed ornamenti, che impreziosiscono sia i palazzi signorili sia le abitazioni più umili. Merita di essere visitato l’interessante Museo Storico “Frantoio Fantasia”. Ad un paio di chilometri dal centro storico di Raiano si trova la Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio, in fondo alle quali scorre, impetuoso, il fiume Aterno. Nel punto più lussureggiante delle Gole è posto il suggestivo eremo di San Venanzio che, poggiando sulle alte pareti rocciose dello stretto canyon, sorge, a guisa di ponte, a cavallo delle spumeggianti acque del fiume. Nell’interno dell’eremo è conservato un “Compianto di Cristo” in terracotta policroma realizzato nel 1510. Alcune notizie su “S. Venantii in Rajano” le troviamo già nel XII secolo in alcune Bolle papali, ma non sappiamo se si riferiscono al nostro eremo o a un’altra chiesa del territorio raianese. EREMO di San Venanzio: Di certo si può affermare, in base ad alcuni elementi architettonici e agli affreschi presenti nella sagrestia, che il primo impianto della chiesa risale al Quattrocento. Nel santuario e nei suoi dintorni si praticano numerose forme di litoterapia, ma è soprattutto all’interno dell’eremo che i fedeli si coricano sulla roccia che reca l’impronta Santo per curare i dolori artritici. Il santuario si trova in una magnifica posizione, a cavallo delle impetuose acque dell’Aterno, in un’oasi di verde fra le brulle pareti delle gole. Il Santo viene festeggiato il 18 maggio.

Comune P.le Sant’Onofrio,10 – 67027 Raiano (AQ) |tel. 0864/72212

CORFINIO

Corfinio è un borgo di circa 1.000 abitanti situato nel Parco Nazionale della Majella, ad una altitudine di 346 m. slm. Sorge sulle rovine dell’antichissima Corfinium (abitata già nel X secolo a.C.), principale città dei Peligni che all’epoca della Guerra Sociale (91-88 a.C.) fu chiamata “ITALIA” e scelta come capitale dai popoli italici insorti contro Roma. Fu teatro anche della guerra civile tra Cesare e Pompeo (49-48 a. C.). Sotto i longobardi il borgo fu denominato Valva e in epoca medievale gli fu attribuito il nome di Pentima, che conservò fino al 1928, quando fu ribattezzato Corfinio in onore dell’antica e gloriosa capitale italica. Nell’attuale nucleo abitato spiccano la chiesa parrocchiale di S. Martino e la chiesa di S. Maria del Soccorso. Ai margini del paese si trova la splendida basilica di S. Pelino (XI-XII sec.), uno dei principali monumenti medievali esistenti in Abruzzo, in prossimità della quale si ergono gli imponenti resti dell’antica città italica. Una caratteristica che accomuna Corfinio ad altre località di questo angolo d’Abruzzo sono le decine di meravigliosi portali in pietra che adornano le case e i palazzi del centro storico. Nel centro del paese è stato recentemente aperto un importante Museo Civico Archeologico, nel quale sono esposti preziosi reperti rinvenuti nel territorio della preistorica cittadina. Un grande Parco Archeologico, suddiviso nell’area di Piano S. Giacomo, dove recentemente è stata rinvenuta una villa romana con splendidi mosaici, l’area di S. Ippolito e l’area lungo la strada per Pratola Peligna, conserva resti di monumenti come il tempio, il macellum, mausolei e numerosi muri che consentono di ricostruire la planimetria dell’antico centro e comprende un’area sacra in cui la inconsueta bellezza dell’ambiente circostante, la presenza d’acqua sorgiva e l’atmosfera particolarmente raccolta che vi regna hanno fatto sì che la sacralità del luogo si perpetuasse fino ai nostri giorni, passando dal culto pagano di Ercole a quello cristiano di S. Ippolito, ancora rievocato dalla tradizione popolare. La basilica di San Pelino e l’Oratorio di Sant’Alessandro (Da cartellonistica Regione Abruzzo – Settore Turismo): La cattedrale valvense è composta dall’unione di due corpi distinti: l’Oratorio di Sant’Alessandro, un ambiente rettangolare allungato con abside al centro, che corrisponde al capocroce di una chiesa incompleta consacrata nel 1092, e la basilica di San Pelino, terminata nel terzo decennio del secolo successivo e oggetto di un ulteriore intervento intorno al 1235. La chiesa maggiore ha tre navate con alti pilastri quadrangolari; un arco a tutto sesto immette nel transetto sopraelevato, coperto attualmente con volte a botte e a crociera. Lo spazio interno, trasformato in forme barocche tra gli anni 1682 e 1704, è stato ripristinato durante i restauri del 1960-71, sistemando sulla navata centrale la copertura lignea ed eliminando la cupola con il tiburio esterno. Internamente si ammirano arredi liturgici di notevole interesse artistico come lo splendido ambone del XII secolo.

Comune Via Zambeccario, 4 | 67030, Corfinio (AQ) | Tel. 0864-728100

VITTORITO

Vittorito, il cui nome deriva da una antica strada con torri (Vicus Turritus), è un antico borgo di poco più di 1.000 abitanti situato ad una altitudine di 377 m., nelle immediate vicinanze del fiume Aterno e della Riserva Naturale delle Sorgenti del Pescara. Il piccolo centro, che secondo fonti storiche era la roccaforte dell’antica e vicina Corfinium, è famoso per la tradizionale produzione vinicola. La parte più alta del paese conserva antiche case-mura in pietra, alcune delle quali mostrano ancora sulle facciate interessanti bifore. I resti del castello medievale sembrano vigilare, dalla cima del colle, il sottostante abitato. Nel centro storico del borgo si trovano due antichi monumenti di notevole interesse: la chiesa parrocchiale di S. Maria del Borgo (XV sec.), che custodisce pregevoli affreschi e stucchi e, soprattutto, la stupenda piccola chiesa di S. Michele Arcangelo (XIII sec.), costruita sui resti di un antico tempio italico del I sec. a.C., il cui interno mostra, nella navata centrale, sopra l’altare, uno spettacolare tabernacolo decorato con affreschi del XV secolo.

Comune Via Roma, 2 – 67030 Vittorito (AQ) | Tel. 0864-727100

Pratola Peligna 42 05’57’’ N, 13 52’29’’ E → Prezza 42 03’37’’ N, 13 50’08’’E → Raiano 42 06’12’’ N, 13 48’56’’E Corfinio 42 07’29’’ N, 13 50’33’’ E → Vittorito 42 07’41’’N, 13 49’03’’ E → Raiano → Corfinio → Pratola Peligna
 Call Center: +39 0864 49595
External Tour

Le Terre dei Peligni, terre dei nobili vini Montepulciano e Cerasuolo di Vittorito (città del vino), Prezza, Pratola Peligna, di liquori superbi come nocino e ratafià, di olive Rustica e Gentile dall’olio pluripremiato. “Terra cara a Cerere”, come ricordava Ovidio, custode di pregiate varietà di legumi, carciofi (Prezza), pesche (le giallone), albicocche (Corfinio) e soprattutto ciliegie (Raiano). Terra di colture antiche, del grano Ruscìa e della Solina; terra in cui le mandorle, spesso con il miele, fanno da base per dolci fragranti come gli amaretti di Corfinio. Terra, ancora, di carni ricercate, come il maiale nero a Vittorito. CONTATTA il Bioagriturismo LA PORTA DEI PARCHI

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